Serena e Michele

Sembra una mattina come le altre. Sveglia e colazione. Tutto sereno, tutto tranquillo. Forse i nove anni sotto lo stesso tetto ci mettono lo zampino. Ci vuole ancora un po’ per realizzare che oggi cambia tutto e nulla allo stesso tempo.

Intanto c’è la cerimonia super intima in Comune, solo con i testimoni ed un celebrante d'eccezione: Tommy, il compagno di banco di Michele alle scuole serali. Una formalità in realtà, breve e sciolta come il successivo aperitivo. "A dopo ragazzi!"

Perché la celebrazione, quella vera, la tiene sempre Tommy, ma nella location da sogno scelta da Serena e Michele. “Sai Tommy, se mai un giorno Michele dovesse chiedermi di sposarlo, il mio più grande desiderio sarebbe che a celebrare il nostro matrimonio fosse una persona cara, che ci conosce e che ci vuole bene… e per me quella persona potresti essere tu!”. 

All'Azienda Agricola Baronesse Tacco, sui colli di San Floriano, soffia un po’ di vento a smorzare il caldo di fine agosto. Tutto è pronto e parla lo stile easy degli sposi: dalle bomboniere home made alla cena sul prato, si respira libertà da troppi ghingheri, bellezza per gli occhi e spazio per il cuore.

Ed eccola, finalmente, la tensione. Michele comincia ad avvertirla appena scorge l’abito bianco tra gli alberi: sulle note di The Sound Of Silence, arriva Serena, accompagnata per mano da suo papà.

Tra i presenti solo persone desiderate, nessun invito “perché si deve”. Il discorso di Tommy emoziona e supera la forma... tanto che dopo “vi dichiaro marito e moglie” e “ puoi baciare la sposa”, tra gli applausi, gli tocca aggiungere: “scusate… ci siamo dimenticati delle fedi!”

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